Le mie passioni › Progetto Chernobyl Prato

Vengono a Prato da una ventina di anni, per un mese (giugno), lasciando in Bielorussia, Ucraina e Russia contaminazione, problemi, povertà e le scorie di Chernobyl ma anche la famiglia, gli amichetti e le abitudini.
Hanno dai 7 ai 14 anni, arrivano spauriti, se ne vanno un po' più sani, abbronzati, tristi per la separazione dalla "seconda famiglia" ma anche felici per il ritorno nelle proprie casa, che talvolta però sono abitazioni un po' misere al confine della "zona proibita" vicina alla centrale nucleare.
Io sono alla settima esperienza con il Progetto Chernobyl di Legambiente di Prato: una forma di generosità e di aiuto verso chi ha bisogno alla quale mi sono avvicinato nel 2003.

Nelle foto della gallery in ogni bambino che è venuto ci sono i volti e gli sguardi di questi piccoli amici. Provate a resistere alla commozione!

2004 - Alena (Lena), la biondina. Allegra e solare. Sono andato a trovarla nel suo paese bielorusso, Vetka, nel maggio del 2006. Mi sembra quella con una vita più facile (lo so, è un parolone...)

2005 - Andrey, il secco. 8 anni e 17 chili di ossa. Vive nelle condizioni peggiori che abbia mai visto in un piccolo borgo al confine bielorusso con la Russia. Gli auguro ogni bene ma dovrà lottare molto per avere una vita felice

2006 - Viktorya (Vika), la bella. 11 anni, portamento da ballerina, la "Miss" tra tutte le bambine arrivate nel 2006. Speriamo di poterla seguire a distanza nella sua crescita e nel suo futuro.

2007 - Kristyna, l'intelligente. 9 anni e mezzo da Danilovichi, a pochi chilometri da Vetka. "Matteo, computer" la frase che pronunciava appena tornata da scuola. Ha capito tutto al volo, bastava spiegarle una cosa che poi non c'era più bisogno di ripeterla...

2008 - Tatiana, io la chiamavo la "contadinotta". Non in senso dispregiativo, ma perchè era una ragazzona (12 anni) con le guance verdi e i modi timidi, riservati e un po' impacciati di chi proviene da un paesino (Pyhat) che non sono neanche riuscito a trovare sulla mappa...

2009 - Xenia, l'infiltrata. La chiamo così perchè, per sua fortuna, arrivava dalla città (Gomel), aveva una bella famiglia (padre poliziotto che forse è riuscito a mettere il nome della bambina tra quelli dei bisognosi di un viaggio all'estero..) ed era abituata alla vita moderna. Bella, molto educata, ha portato le fedi nuziali all'altare il giorno del matrimonio.

2010 - Kristyna, la "figlioccia". Affettuosissima, necessitava di affetto. Dopo una settimana chiamava me e Ketty "papa e mama", viene da una situazione familiare particolare. Non sarebbe mai andata via da Vaiano e tutti noi speriamo di andare a farle visita in Bielorussia.

2011 - Per la prima volta abbiamo ospitato la stessa bambina dell'anno precedente. E' tornata Kristyna, con la stessa carica d'affetto di un anno fa ma stavolta con più serenità e soprattutto senza problemi al momento di tornare in Bielorussia, segno che la situazione in famiglia è migliorata.