Due brevi racconti, datati 2005 e 2007

2005

Grazie alle offerte trovate su Internet siamo stati al Boston Art Hotel di via Massena, nel quartiere Crocetta. Bell'albergo, tutto dedicato all'arte e con le camere le une diverse dalle altre. Nella nostra c'era una vecchia acquasantiera insieme a mobili moderni e un bagno interamente rivestito a mosaico.
La città, in pieni preparativi per le Olimpiadi invernali, era ancora un cantiere a cielo aperto ma ci ha accolti riservandoci piacevoli sorprese.
La prima è stata Palazzo Madama, aperto e riconsegnato alla città come spazio turistico e culturale.
E poi la vivacità del centro, le caratteristiche del Quadrilatero Romano, le trattorie, i negozi e la festa in piazza San Carlo il 31 dicembre, con le esibizioni di artisti e atleti e il concerto di Laura Pausini.
Ci siamo divertiti a pattinare sul ghiaccio, abbiamo visitato Superga salendo con l'antico trenino, abbiamo visto il museo del cinema all'interno della Mole, abbiamo passeggiato nel bel parco del Valentino.
Città sottovalutata, ingiustamente, dal grande turismo, meriterebbe più risalto e considerazione.

Riporto il post inviato al newsgroup italia.discussioni.torino pochi giorni dopo essere tornato a casa

Ho passato nella vostra città i giorni a cavallo di Capodanno (30/12-2/1)...
Valutazione sicuramente positiva. Ero già stato a Torino più volte, la mia ragazza no ho visto che ha avuto un'impressione buona, sicuramente più luci
che ombre.
Ve la faccio molto breve...
Cose positive:
- Trasporti: tram e bus efficienti anche nella notte tra il 31 e l'1.
Divertente anche la Sassi-Superga.
- Sistemazione: Hotel Boston in via Massena.
- Cibo vario: dalle merende nelle cioccolaterie alle cene al Rospetto e alla "Vache qui rit" in via S. Domenico oltre al pranzo all'Osteria Valenza, in
borgo Dora.
- Palazzo Madama: siamo stati fortunati a trovarlo finalmente aperto e accessibile. Una bella sorpresa
- Quadrilatero Romano: il venerdì tante gente e negozi aperti.
- Museo del Cinema alla Mole Antonelliana: ero stato nella Mole una dozzina di anni fa ed era spoglia e vuota. Ora sembra tutta un'altra cosa.

Cose "così così"
- Museo Egizio: grandi potenzialità in spazi troppo ristretti. Mi aspettavo meglio, o almeno di trovare le targhette sulle teche della prima sala.
- Festa in piazza San Carlo: molto bene fino a mezzanotte. Poi al momento clou niente di particolare, nemmeno il conto alla rovescia. Quando ha preso il via la battaglia dei petardi (praticamente a mezzanotte e dieci) siamo andati via. Qualche fuoco d'artificio "autorizzato" non sarebbe stato male.

Cose negative
- I lavori per l'Olimpiade. Non tanto per i lavori in sè, necessari per un evento così importante (che Torino mi sembra stia un po' snobbando trascurando i benefici che può portare), quanto per i ritardi che mi sembrano evidenti. Non so come possano sistemare in un poco più di un mese tutta la parte davanti a Porta Susa mentre di sicuro piazza Vittorio Veneto (dove pure hanno messo l'Olimpic Store) resterà per metà inutilizzabile a causa della voragine che ospiterà il parcheggio.
- Certe facce...: sabato mattina siamo andati in giro per mercatini. Bene quello in piazza Benefica, poi siamo arrivati al Balòn e... brrrrr. Quanta brutta gente. Non voglio apparire razzista e preciso che non ci è successo niente di male in quattro giorni a Torino ma certa gente mi mette ansia e timore e non riesco a stare tranquillo. Non tocca certo a me dirvelo ma la zona di Porta Palazzo offre un impatto mortificante per la città e le sue tradizioni; così come da noi a Prato con le zone occupate dai cinesi.
- Lo Juventus Store: ma che prezzi hanno??? La stessa roba da Decathlon a Prato costa la metà!!!

2007

Weekend mordi e fuggi nella prima capitale d'Italia: tra la promessa di un
viaggetto con K. e la gara casalinga della Juve con il Siena sono riuscito a
trascorrere due giorni a Torino.

Arrivo venerdì dopo le 23, partenza domenica alle 17: meno di 48 ore ma
decisamente intense e divertenti.

Ho prenotato tramite il sempre utile booking.com all'Express by Holiday Inn
di via Gaidano, quasi all'inizio di corso Orbassano: una camera da 200 euro
a notte pagata 50 grazie alle solite promozioni del sito. Letto enorme, zona
tranquilla, parcheggio davanti all'ingresso, colori pastello sui muri, hotel
moderno e comodo e con una colazione da abbuffata (premio breakfast 2006
degli alberghi torinesi) compresa nel prezzo. Vivamente consigliato.

L'unico neo è la distanza dal centro, raggiungibile con il bus 55 che si
prende a 50 metri dall'albergo dopo aver comprato il biglietto nell'edicola
di fronte. Abbiamo preso il giornaliero (3,50 euro), pensando di utilizzare
molto i mezzi pubblici, invece sarebbe bastata la corsa unica (1 euro)
perché ci siamo spostati molto. sulle scarpe.

Il 55 ha impiegato 45 minuti dall'hotel a piazza Castello: lungo il tragitto
di circa cinque chilometri abbiamo infatti trovato ben tre mercati (a Torino
il sabato deve essere il giorno dedicato a questa attività.) e tra furgoni
parcheggiati a filo del marciapiede, gente con le buste piene di frutta,
verdura e regali di Natale che saliva e scendeva a ogni fermata e il
traffico pre-natalizio. siamo arrivati in centro a mattina inoltrata.

La prima tappa doveva essere la Mole ma abbiamo avuto la fortuna di trovare
aperto (il sabato è così) Palazzo Madama, sia al piano terra che nella parte
delle scalinate. Dopo la breve visita, compresa una fugace camminata nello
spiazza del Palazzo Reale, abbiamo percorso via Po, tra negozi addobbati e
vari scorci interessanti, arrivando in piazza Vittorio Veneto (dove hanno
già aperto il parcheggio sotterraneo) e di lì al Po.

Poi la Mole, salendo fino in vetta con l'ascensore e visitando per filo e
per segno il Museo del Cinema (tra riduzioni e biglietti omaggio abbiamo
speso pochissimo).

Dopo un pranzo pomeridiano (alle 15) in un locale tipico (Mc Donald's) ci
siamo buttati nel Quadrilatero puntando poi su Borgo Dora ed i suoi
mercatini di Natale, dove siamo rimasti un paio d'ore comprando regalini per
parenti e amici e apprezzando suoni, colori, atmosfera ma anche i prezzi
sulle bancarelle degli artigiani. Sia sulla strada d'andata che su quella
del ritorno (con sosta alle porte Palatine prima di arrivare ancora a piedi
a Porta Nuova lungo via Roma e ritornando in centro da via Lagrange!!)
abbiamo ammirato alcune delle installazioni di luce che vivacizzano le
strade della città.

A cena siamo andati a La Gaia Scienza, osteria in via Guastalla 22: era
consigliata su Internet per l'atmosfera romantica e informale e per il menù.
In effetti abbiamo avuto la fortuna di essere sistemati in una saletta con
caminetto e candele ovunque, molto romantica e calda. Sulla qualità della
cena invece mi riservo un giudizio meno alterato dalla stanchezza e dalla
fretta: buoni i primi (non ricordo i nomi in piemontese), un po' meno i
dolci. Sul prezzo non mi esprimo perché non lo so: ha pagato chi doveva
festeggiare un grande passo, un primo traguardo raggiunto con merito.

Da come eravamo stanchi siamo tornati in albergo in taxi, per fare prima: 20
euro ben spesi per 25 minuti di tragitto nei viali di Torino illuminati a
festa. Tra l'entrare in camera e il dormire il passo è stato molto breve
(soprattutto per K. J ).

Domenica mattina tutta dedicata alla Vecchia Signora, compresi gli acquisti
mattutini in zona stadio